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MERCOLEDÌ DELLE CENERI

I mostri che hai indossato il martedì li svesti il mercoledì, 
ma loro sono sempre lì, abitano lì,
dentro di te.
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Nei giorni di martedì grasso e mercoledì delle ceneri un paese di provincia festeggia il Carnevale, tra sfilate di carri allegorici, balli e rituali goderecci. Nel divertimento generale, la parata grottesca di fantocci amatoriali e pupazze date alle fiamme disvela una feroce comunità “in maschera” e il fattaccio che tempo prima ha macchiato il paese, nella consuetudine di violenze familiari e sociali, abusi e falsi pentimenti che si ripetono ciclicamente come la festa.

con: Alessandro Bernardini, Fabio Camassa, Luca Carrieri, Matteo Cateni, Chiara Cavalieri, Viola Centi, Massimiliano De Rossi, Roberto Fiorentino, Marcello Fonte, Sofia Iacuitto, Gabriella Indolfi, Giulio Maroncelli, Claudia Marsicano, Giancarlo Porcacchia, Cristina Vagnoli, Camila Urbano

 

aiuto regia Bruno Mello Castanho
costumi Mari Caselli

assistente ai costumi Costanza Solaro Del Borgo

fantocci Mari Caselli e Costanza Solaro Del Borgo

sarta Iris Ros

teste in lattice Gemelli Magrì
ideazione scenografica Valentina Esposito

pupazza Edoardo Timmi

trucco Mari Caselli
musiche Luca Novelli 
luci Alessio Pascale

sound designer Simone Colaiacomo

foto di scena Ilaria Giorgi

ufficio stampa Carla Fabi e Roberta Savona

Una produzione Fort Apache Cinema Teatro.

Con il sostegno di Ministero della Cultura, Fondi Otto per Mille della Chiesa Valdese,

Sapienza Università di Roma - Progetto di Terza Missione 2023-2024.
In collaborazione con Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale del Lazio,

Artisti 7607, Città dell'Altra Economia - CAE.

Note di regia:
Mercoledì delle ceneri è una storia di violenza popolare. Una di quelle storie che si possono raccontare dappertutto e a tutti quanti, una di quelle storie che le capiscono anche i bambini, tanto sono conosciute, tanto sono familiari, ma che tutti devono riascoltare perché ogni volta, come per miracolo, le dimenticano… tutte le volte le ascoltano, le riconoscono e poi le dimenticano, come se non l’avessero mai sentite, come se non l’avessero mai conosciute. Pure se sono storie di tutti i giorni, che si ripetono tutti i giorni, lungo le strade, dentro le case, dentro le famiglie. E bisogna ricominciare sempre daccapo.

DRAMMATURGIA E REGIA DI VALENTINA ESPOSITO

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